Copertina del libro "Bonaventura Mazzarella e il suo tempo (1818-1882)"

finito di stampare nel mese di luglio 2001

Bonaventura Mazzarella e il suo tempo (1818-1882)

Autore: Federico Natali

Editore: Grafema

Pagine: 133.

Emanuele Barba, medico, letterato e patriota, così scrisse: "Bonaventura Mazzarella per noi coetanei e concittadini, che ascriviamo a grande fortuna l'aver preso parte attivissima con lui nei rivolgimenti politici e nelle lotte per l'indipendenza italiana, sintetizza e personifica tutto un passato di lotte e di sacrifici italianamente preveduti, italianamente sofferti, e pur troppo ignorati da moderna generazione, ignara degli uomini e delle patrie vicende".
La monografia nel rendere omaggio a Bonaventura Mazzarella ne ricostruisce la grande figura di patriota e uomo politico che fu tra quelle che nell'Italia meridionale più operarono per il Risorgimento italiano: la personalità più rilevante, come ebbe a dire Nicola Vacca, che abbia espresso il Risorgimento salentino: “una personalità complessa, scomoda in tutti i campi ove egli operò, sia come giudice, sia come patriota, sia come filosofo, sia come religioso, sia come politico, e, che come si dice, non cantò mai nel coro”.
Questa sua azione è esposta in alcuni capitoli arricchiti con la pubblicazioni di alcuni suoi scritti, con documenti dell'epoca e con alcuni suoi interventi presso la Camera dei deputati di cui fu membro per più di venti anni.
Il saggio sull'illustre gallipolino si sofferma, in modo particolare, sulla sua conversione al Protestantesimo, sulla sua missione di predicatore evangelico e sulla sua attività filosofica, per la quale egli fu detto da Pietro Siciliani il "Kant italiano" e stimato da grandi filosofi dell'epoca: questi ultimi due aspetti della personalità del Nostro poco conosciuti in quanto continuamente trascurati.
Il lavoro si chiude con alcune riflessioni sul revisionismo storico per il fatto che oggi ci si trova di fronte, da parte di una certa pubblicistica, molte volte a pagamento, ma anche di una parte della cultura italiana ad un'ansia revisionistica che cerca di sminuire, di delegittimare, il Risorgimento e la Resistenza con i suoi valori fondanti, i suoi eroi, ricorrendo ad una requisitoria astiosa e retriva.

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